Coro di Orsogna in America, le ragioni di un incontro

Coro di Orsogna in America, le ragioni di un incontro

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Il Coro Folkloristico di Orsogna si prepara al viaggio in America per due concerti a Boston e New York dal 16 Novembre al 02 Dicembre.

Perchè il Coro folkloristico di Orsogna ha accettato di effettuare questo viaggio che non ha nè carattere turistico nè tanto meno prospettive lavorative? Perchè le Associazioni Orsognesi in USA si sono imbarcate in questa non semplice avventura organizzativa?

Coro Folkloristico di Orsogna in America

A partire dalla fine del 1800 Orsogna ha assistito alla partenza di molti suoi figli in cerca di fortuna nella speranza di una vita migliore. L’emigrazione è avvenuta verso Paesi europei ed extra europei. Ma dovunque si sono insediati, gli Orsognesi, nonostante le oggettive difficoltà di adattamento e, non ultimi i pregiudizi di anti italianità, hanno saputo magnificamente inserirsi nelle nuove realtà sociali, lavorative ed ambientali conquistando il rispetto di tutti e divenendo motivo di orgoglio negli Orsognesi rimasti in Italia. Ciò non ha impedito, però, che i nostri Emigrati contemporaneamente mantenessero un forte legame affettivo e culturale nei confronti del proprio paese di origine, trasmettendolo anche alle nuove generazioni.

Due in particolare sono stati gli strumenti volti a questo fine: l’associazionismo e la coralità

Il primo ha consentito di riconoscersi ed aggregarsi in una sede dove poter rivivere momenti ed eventi caratterizzanti la vita del nostro paese: la festa di San Rocco, i Talami, giovedì degli amici, giovedì dei parenti, le tradizioni culinarie, dolciarie ecc… Nella coralità gli Orsognesi hanno individuato una delle principali caratteristiche identitarie.

Infatti, laddove è stato possibile, sono stati ricreati “CORI DI ORSOGNA” che, attraverso i canti, le musiche, i testi, le danze popolari hanno voluto e saputo rivivere l’ambiente, i paesaggi, le sequenze stagionali del lavoro agricolo (preponderante nelle nostre zone), le tradizioni e, soprattutto, i sentimenti dell’Abruzzese “forte e gentile”. Tutto ciò, però, non sarebbe certo stato possibile se, alla base dell’idem sentire degli orsognesi, non vi fosse una spiccata predisposizione all’associazionismo e alla musica. Già nei secoli scorsi le Congreghe, allora presenti nel nostro territorio (la Confraternita di Maria SS del Rifugio e la Congrega del Suffragio delle anine del Purgatorio) ne sono segno evidente. Nei tempi più recenti abbiamo assistito al moltiplicarsi di numerose associazioni aggreganti che vivacizzano la vita orsognese.

Per quanto attiene il senso musicale, basta dire che Orsogna ha avuto fin dal 1790 una delle Bande musicali più rinomate (si pensi solo alla famosa Banda Rossa):

  • non per niente già a fine ottocento Orsogna vantava una “schola cantorum” parrocchiale (“Le figlie di Maria”) fondata da donna Chiarina Rizzacasa;
  • non per niente Orsogna vanta il Coro folkloristico più antico d’Italia che si avvia a celebrare i 100 anni di vita (nel 2021);
  • non per niente già agli inizi del ‘900 Orsogna, unico tra i paesi vicini, si dotò di un importante Teatro dove venivano chiamate ad esibirsi compagnie da tutta Italia;
  • non per niente ancora oggi viene allestito un nutrito cartellone di spettacoli di qualità elevata che vede l’affluenza di spettatori anche da paesi del circondario;
  • non per niente Orsogna ha dato i natali a due rinomanati musicisti di fama internazionale: Camillo De Nardis e Domenico Ceccarossi.

E’ sulla base di tali presupposti storici, sociali e culturali che le comunità Orsognesi al di qua e al di là dell’Atlantico hanno voluto questo incontro al fine di riscoprire e rinverdire insieme le stesse profonde radici comuni.

Fabio Salerno
Sposato con una “figlia del Coro” ma stonato come una campana…fornisce il suo supporto come consulente web marketing del Coro. Per lavoro si è occupato delle attività social del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Comunale di Orsogna e della Festa Internazionale degli Gnomi.
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